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Successo del tribunale del lavoro: Licenziamento ingiusto e illecito

19-07-2023

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Successo in un tribunale del lavoro in una causa di licenziamento ingiusto e di licenziamento illegittimo

Il team Occupazione di Ronald Fletcher Baker ha recentemente ottenuto una clamorosa vittoria per conto di un cliente che aveva subito un licenziamento ingiusto e illecito. Non solo hanno ottenuto un esito favorevole, ma anche un sostanzioso risarcimento che supera le 50.000 sterline. Approfondiamo gli avvincenti dettagli di questo caso ed esploriamo il percorso che ha portato a questo risultato!

La storia del ricorrente: La lotta di un dipendente dedicato

Il nostro cliente, un diligente responsabile delle operazioni di autobus a tempo pieno, ha iniziato il suo rapporto di lavoro con il convenuto il 21 agosto 2017. Purtroppo, il suo incarico è stato bruscamente interrotto il 5 agosto 2021, adducendo come motivazione del licenziamento una cattiva condotta. Tuttavia, c'erano validi motivi per ritenere che il licenziamento del nostro cliente fosse ingiusto.

Una cospirazione svelata: Incontri, manipolazioni e accuse

Prima del suo licenziamento, il ricorrente è stato convocato a diverse riunioni dal febbraio 2021 al luglio 2021. Durante questo periodo, ha maturato il sospetto che il convenuto stesse cercando attivamente un modo per allontanarlo dall'azienda. I suoi timori sono stati ulteriormente alimentati dal presunto incoraggiamento da parte del Resistente ai membri del personale a segnalare eventuali problemi con lui. In un incontro agghiacciante, l'amministratore delegato ha minacciato velatamente di "tornare all'anno scorso" per trovare qualcosa su di lui.

Un'indagine discutibile: Un incontro e un'audizione

Il 21 luglio 2021, il ricorrente ha partecipato a una riunione di indagine relativa a sette accuse di cattiva condotta. È interessante notare che questa riunione è stata condotta nientemeno che dall'amministratore delegato stesso. Successivamente, il 2 agosto 2021, il ricorrente è stato invitato a un'udienza disciplinare relativa a diverse accuse. Non sorprende che il convenuto abbia posto l'accento su due accuse di cattiva condotta.

Le accuse: Uno sguardo più approfondito

1. Ha chiesto all'addetto alle pulizie dell'azienda di spogliarsi in ufficio e ha ripetutamente schernito/ingannato l'addetto alle pulizie dell'azienda affinché si spogliasse e si sdraiasse sulla scrivania mentre suonava musica da "spogliarellista".

2. Il 13 gennaio 2021 ha postato sul telefono di controllo dell'azienda video inappropriati che non avevano alcuna attinenza con il lavoro.

Un'audizione sbilanciata: Negazione e domande senza risposta

Durante l'udienza disciplinare, l'amministratore delegato si è concentrato senza sosta sulla prima accusa, ignorando gli altri presunti incidenti emersi durante l'incontro investigativo. Quando il ricorrente ha chiesto informazioni su questi episodi, è stato informato senza mezzi termini che erano irrilevanti, in quanto il convenuto ne aveva "abbastanza per sbarazzarsi di lui".

Contestare le affermazioni: Incoerenze e controdichiarazioni

La prima accusa presentava un difetto significativo: il testimone non ha riferito l'incidente fino al luglio 2021, ben cinque mesi dopo il suo verificarsi, e lo ha riferito solo quando i direttori gli hanno chiesto di eventuali incidenti o problemi riguardanti il ricorrente. Inoltre, le riprese video mostrano chiaramente l'addetto alle pulizie dell'azienda che balla allegramente in ufficio e si toglie il cardigan, contrariamente alle presunte prese in giro o alle provocazioni dell'attore. In realtà, l'incidente descritto dal Resistente era solo una battuta scherzosa tra vecchi amici, avvenuta nel dicembre 2020.

Una dichiarazione dubbia: La testimonianza dell'addetto alle pulizie

Il convenuto si è basato molto su una dichiarazione dell'addetto alle pulizie dell'azienda, che accusava il ricorrente di averlo spinto a spogliarsi e a ballare. Tuttavia, è emerso che l'amministratore delegato ha avuto una conversazione telefonica con l'addetto alle pulizie il 23 luglio 2021, senza fornirgli una testimonianza che ne confermasse l'accuratezza.

Un licenziamento affrettato: Brusco e ingiusto

Alla luce delle due accuse, il ricorrente è stato licenziato in tronco. La decisione è arrivata proprio mentre stava per partire per un congedo annuale di due settimane, con la lettera di licenziamento che lo attendeva al suo ritorno il 18 agosto 2021. La lettera gli concedeva solo due giorni per impugnare il licenziamento, limitando di fatto la sua possibilità di presentare una difesa.

Svelare la verità: la testimonianza di un'amica

Intorno al 23 agosto 2021, il ricorrente ha condiviso la dichiarazione su cui si basa il convenuto con l'addetto alle pulizie dell'azienda, che ne ha prontamente contestato l'accuratezza. L'addetto alle pulizie ha confermato che l'attore non gli ha mai chiesto di spogliarsi, di togliersi i vestiti o di sdraiarsi su una scrivania. È sorprendente che la versione dei fatti fornita dall'amministratore delegato fosse completamente falsa. Successivamente, il 10 settembre 2021, l'addetto alle pulizie ha rilasciato una dichiarazione in cui ribadiva l'innocenza dell'attore.

Un appello negato: Il trattamento ingiusto continua

Nonostante abbia presentato un ricorso il 10 settembre 2021, il ricorrente ha ricevuto una risposta dal Resistente il 13 settembre 2021, in cui si affermava che il termine era scaduto, rendendo il suo ricorso irricevibile. Il Resistente non ha preso in considerazione le ragioni della presentazione tardiva, negando al ricorrente l'opportunità di presentare il proprio caso.

Battaglia legale: Cercare giustizia nel tribunale del lavoro

Sentendosi tradito e offeso, il ricorrente ha portato la sua battaglia davanti all'Employment Tribunal (ET), chiedendo un risarcimento per licenziamento ingiusto. Egli era fermamente convinto che il convenuto non avesse una convinzione genuina e onesta dei presunti atti di cattiva condotta. Inoltre, ha sostenuto di essere stato licenziato ingiustamente, poiché il convenuto non ha rispettato i requisiti contrattuali di preavviso.

Una sorprendente concessione: Uno scherzo del destino

Con una svolta imprevista degli eventi, il convenuto ha ammesso la propria responsabilità il primo giorno dell'udienza. Questa ammissione è avvenuta solo dopo che l'attore si è opposto con successo alle richieste di esclusione del convenuto, che il Tribunale del lavoro ha ritenuto infondate.

Trionfo all'udienza di riparazione: Giustizia servita

Durante l'udienza di riparazione, al ricorrente è stata riconosciuta la significativa somma di 52.190,47 sterline. Il Tribunale del lavoro ha riconosciuto una violazione del Codice di condotta ACAS e ha concesso un ulteriore aumento di 15% come riconoscimento della cattiva condotta del convenuto. In particolare, il Tribunale non ha riscontrato alcuna colpa nel comportamento del ricorrente in merito alle accuse e ha concluso che il convenuto non ha dimostrato che si sarebbe verificato un licenziamento equo anche se fossero state seguite le procedure corrette. Il Tribunale ha anche riconosciuto gli sforzi diligenti del ricorrente per mitigare le sue perdite cercando attivamente un impiego alternativo.

Una vittoria per la giustizia

Questo caso straordinario ci ricorda che la giustizia può prevalere, anche contro le probabilità di successo. L'esito positivo non solo fornisce un sostanzioso risarcimento al nostro cliente, ma sottolinea anche l'importanza di indagini rigorose e di un trattamento equo sul posto di lavoro. La sentenza dell'Employment Tribunal rappresenta un faro di speranza per i dipendenti che devono affrontare un licenziamento ingiusto, sottolineando la necessità per i datori di lavoro di rispettare i propri obblighi e responsabilità.

Rappresentanza legale: Il potere di un team dedicato

Nel corso di questo impegnativo percorso, il ricorrente ha ricevuto il sostegno incondizionato del nostro eccezionale team legale. Michael Michaeloudis, Tariro Nyoka, Sophie Georgiou, Elena Margetts e Berin Karaaslan hanno rappresentato il ricorrente, insieme a Paul Livingston dell'Outer Temple Chambers.


Se avete bisogno di assistenza per questioni di diritto del lavoro, il nostro team dedicato è pronto a supportarvi.

Contattateci:  

Michael Michaeloudis: responsabile del settore Occupazione e socio di Ronald Fletcher Baker presso m.michaeloudis@rfblegal.co.uk o su 020 7613 7143

Tariro Nyoka: Avvocato del lavoro presso Ronald Fletcher Baker a t.nyoka@rfblegal.co.uk o su 020 7613 7135

Ulteriori informazioni

Autore delle notizie:

Michael Michaeloudis | Sophie Georgiou | Tariro Carmel Nyoka

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Avvocato Associato Senior

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Tariro Carmel Nyoka

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